Piano Transizione 5.0, tutto quello che c'è da sapere

Il Piano Transizione 5.0, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 2 marzo, rappresenterà, dice il Governo, un fondamentale strumento di politica industriale e di sviluppo economico del nostro Paese. Il progetto, infatti, si inserisce nell'impegno dell'Italia e dell'Europa verso una transizione ad un'economia più sostenibile e innovativa. Ma come funziona? Di che cifre parliamo?

Il piano, per il biennio 2024-2025, conta su un sostanzioso budget di 6,3 miliardi di euro - finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - distribuiti in tre distinti ambiti d'intervento. La prima area di intervento, dotata di 3,78 miliardi di euro, è focalizzata sull'incoraggiamento degli investimenti aziendali in beni strumentali per l'efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Questo dovrebbe stimolare l'adozione di tecnologie avanzate e la riduzione dell'impronta ambientale delle imprese.

Per finanziare le aziende, tutte le aziende, da quelle più piccole alle più grandi, verrà utilizzato un meccanismo di crediti di imposta. Saranno agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell'unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall'investimento). La percentuale massima di beneficio è pari al 45% per investimenti fino ad 2,5 milioni di euro; 25% per investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro; 15% per investimenti da 10 a 50 milioni di euro. Per ottenere il beneficio massimo l’azienda dovrà ridurre i propri consumi: di almeno il 10% con riferimento all’intera struttura produttiva o di almeno il 15% con riferimento al processo produttivo interessato all’investimento. La compensazione del credito spettante, spiega il Governo, si realizzerà con il modello F24 in un'unica rata. L'eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo.

Tradotto: dopo aver ottenuto il credito d'imposta, le aziende possono utilizzarlo per ridurre il pagamento delle tasse presentando il modello F24. Se l'importo del credito supera l'ammontare delle tasse da pagare, l'eccedenza può essere utilizzata negli anni successivi. Se però ci saranno ancora soldi inutilizzati entro il 31 dicembre 2025, l'azienda potrà distribuirli in cinque rate uguali nei prossimi anni.

La speranza del Governo, e non solo, è che questo piano accompagni la aziende verso un percorso più green e sostenibile. Il Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato 'l'importanza strategica del Piano Transizione 5.0 come pilastro fondamentale della politica industriale nazionale, rivolto a garantire la competitività e la sostenibilità delle imprese italiane nell'attuale contesto globale, segnato dalla transizione verso un'economia basata sull'innovazione e la responsabilità ambientale'.