La mortalità per tumore è maggiore dove l'inquinamento è più elevato. Lo dice una ricerca italiana ideata, elaborata e poi pubblicata dall'Università di Bologna, dall'Università di Bari e dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR).
La ricerca
Per indagare sulla possibile correlazione tra mortalità da tumore e inquinamento il team di scienziati ha sfruttato le potenzialità dell'Intelligenza artificiale lavorando su dati regionali e provinciali. Tutto, quindi, è partito dai numeri. In Italia, ogni anno, muoiono 180mila persone a causa dei tumori. A livello nazionale e mondiale il tumore è la seconda causa di morte dopo i problemi cardiovascolari. Incrociando i dati, i ricercatori hanno scoperto che il tasso di mortalità è influenzato dai parametri legati all'inquinamento anche dove sono bassi i fattori di rischio tradizionali (sovrappeso e fumo, basso reddito, alto consumo di carne e basso consumo di frutta e verdura). Tra i fattori legati all'inquinamento, quelli che incidono di più sulla mortalità sono la qualità dell'aria, la presenza di siti inquinati ancora non bonificati, le aree urbane, la densità di veicoli a motore e l'utilizzo di pesticidi. 'Negli ultimi decenni di ricerca sul cancro - si legge nell'incipit dello studio - lo stile di vita, i fattori casuali/genetici, l’obesità, le abitudini sedentarie, l’alcolismo e il fumo sono stati considerati i fattori principali dietro allo sviluppo dei tumori maligni. Tuttavia ora vi è un consenso emergente sul fatto che tra questi parametri dovrebbe rientrare anche l’inquinamento ambientale. Purtroppo, tutte queste evidenze scientifiche preliminari non sono sempre state seguite da governi e istituzioni che ancora non riescono a portare avanti una ricerca sulle connessioni ambientali del cancro'.
Quali sono le province italiane con la più alta mortalità da tumore
In Italia è Lodi la provincia con il tasso di mortalità da tumore più alto nel decennio 2009-2018, seguita da Napoli, Bergamo, Pavia, Sondrio, Cremona, Gorizia, Caserta, Brescia e Piacenza. La prima provincia del Centro Italia è Viterbo. Roma è al diciottesimo posto. 'Questi risultati non mettono in discussione il fatto che uno stile di vita più sano aiuti a ridurre il rischio di cancro - spiega - Roberto Cazzolla Gatti, professore al dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna e primo autore dello studio -. Lombardia e Veneto, infatti, mostrano un eccesso di mortalità per cancro significativo rispetto a chi vive nelle regioni centro meridionali (ad eccezione di alcune località anch’esse molto inquinate, come la Terra dei Fuochi in Campania), anche se godono di una migliore salute e hanno reddito più elevato'.