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Per sei mesi l'anno l'aria delle nostre case è più inquinata di quella all'aperto


Forse non tutti sanno che l'aria di casa può essere molto inquinata. Anche più di quella che respiriamo in giro per le nostre caotiche e inquinate città
pubblicato il 10/2/2024




In Italia, per almeno sei mesi all'anno, l'aria è più inquinata all'interno delle abitazioni che all'aperto. Lo spiegano i dati del progetto globale Air Quality Connected Data. Progetto che ha analizzato le informazioni relative alla qualità dell'aria indoor raccolte da oltre 2,5 milioni di purificatori d'aria Dyson tra il 2022 e il 2023.

La ricerca

In quasi tutti i Paesi analizzati, se ne salvano soltanto quattro, per sei mesi o più al'anno si è registrato un livello di PM2,5, le tanto temute polveri sottili, maggiore in casa che fuori. Nel nostro Paese i livelli medi annui delle polveri sottili hanno superato del 10% quelli all’esterno. Di tutti i Paesi analizzati solo in India, Norvegia, Polonia e Finlandia i livelli di polveri sottili interni sono stati inferiori rispetto a quelli esterni, superandoli per meno di sei mesi nel corso del 2022.

Il periodo peggiore

Il periodo peggiore dell'anno è l'inverno. Nei mesi invernali si registrano, infatti, i livelli più alti di inquinamento fuori e dentro casa. E tra tutti i mesi invernali il più inquinato, si legge nella ricerca, è gennaio. Il problema, spiegano gli esperti, è che d'inverno, col freddo, si tende a chiudere le finestre per più tempo usando allo stesso tempo riscaldamenti, gas, stufe a legna e candela. Alcuni dei composti più inquinanti poi, i cosiddetti Cov, Composti organici volatili, come il benezene e la formaldeide, derivano da attività domestiche come la pulizia della casa, la cottura a gas e l'uso di deodoranti. L'orario peggiore secondo la ricerca è tra le 18 e le 24. In questa fascia, secondo i dati, proprio quando di solito si rientra dal lavoro, dalla scuola o dallo sport l'aria di casa è più inquinata. Ma come possiamo fare per provare a ridurre l'inquinamento dentro le nostre quattro mura domestiche? Un consiglio utile potrebbe essere quello di posizionare all'interno della propria abitazione delle piante utili per la depurazione dell'aria. Tra quelle più consigliate dagli esperti, per fare qualche esempio, troviamo il Ficus, la Lingua di suocera, il Crisantemo, l'Aloe, la Dracena, l'Azalea e l'Edera. Altro consiglio utile: d'inverno, quando possibile, almeno per poco tempo, cercate di aprire le finestre per cambiare un po' l'aria.

Le città peggiori

Nello studio sono state trentacinque in tutto le città prese in esame. La maglia nera a livello mondiale spetta, purtroppo, a Milano. Nel capoluogo lombardo infatti i livelli medi annui di PM2,5 indoor nel 2022 sono stati di 2,63 volte superiori rispetto a quelli outdoor con picchi nei mesi di dicembre (3,46) e gennaio (3,48). Fino al record di 4,17 volte oltre i valori outdoor a marzo. Un vero e proprio incubo. Seguono Shenzhen (con livelli annui di PM2,5 indoor superiori del 97% rispetto all’outdoor), Amsterdam (76%), Seoul (53%), Madrid (50%), Melbourne (40%), Vienna (37%), Singapore (36%) e New York (35%). Ventuno delle trentacinque città esaminate hanno registrato livelli medi annui di polveri sottili negli ambienti chiusi superiori rispetto a quelli all'aperto. Otto hanno registrato livelli di PM2,5 indoor superiori rispetto all’outdoor per ogni singolo mese dell'anno: Shenzhen, New York, Melbourne, Milano, Roma, Seoul, Vienna e Amsterdam. “Spesso - ha detto il Professor Hugh Montgomery, Chair of Intensive Care Medicine presso l’University College di Londra e Presidente dello Scientific Advisory Board Dyson - consideriamo l’inquinamento dell’aria un problema che riguarda gli ambienti esterni o le strade. Sebbene la ricerca sull’inquinamento dell’aria indoor stia crescendo, continua a essere poco sviluppata. Quanto rilevato da Dyson ci offre un prezioso punto di vista sui reali livelli di inquinamento nelle case di tutto il mondo, contribuendo a comprenderne i pattern quotidiani, mensili e stagionali. I dati Dyson si rivelano uno strumento educativo incredibilmente potente, con infinite possibilità di utilizzarli per produrre un impatto positivo: comprendere l’inquinamento che ci circonda rappresenta il primo passo per ridurre la nostra esposizione ad esso'.




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