L'Osservatorio Sostenibilità e Ambiente ha pubblicato il 'Rapporto Eco Media 2023'. Istituito nel 2014, l'Osservatorio negli anni ha monitorato come sono state trattate sui media italiani le varie tematiche ambientali. Il report del 2023 è stato presentato a Roma il 15 dicembre scorso, nel corso del decimo forum 'L'informazione ambientale in Italia, verso il Green new deal' organizzato da Pentapolis e da 'Eco in città'.
Le metodologia
Il 'Rapporto Eco Media 2023" è stato redatto da Volocom, azienda italiana attiva nella News Intelligence. Nell'indagine sono state analizzate 440 fonti stampa, 12.088 fonti web, 121 fonti audio, 121 fonti video. Insomma, l'azienda ha monitorato un po' tutto il panorama del mondo dell'informazione del nostro Paese. Sette le tematiche chiave monitorate: 'biodiversità', 'crisi', 'economia ed economia circolare', 'energia', 'istituzioni e società', 'risorse' e 'trasporti'. Ad ogni tematica sono state associate alcune parole chiave. Per esempio all'interno della tematica 'trasporti' le parole chiave prese in esame sono state 'car sharing', 'mobilità condivisa', 'mobilità elettrica', 'mobilità sostenibile' e 'trasporto sostenibile'. Tutti i materiali analizzati, quindi articoli, servizi e qualsiasi fonte di informazione, sono stati catalogati e archiviati in un database.
I risultati
Nel report si evidenzia che la tematica predominante tra le sette scelte è stata quella legata alla 'crisi'. Tutte i vari cluster, si legge, hanno avuto un andamento lineare durante l'anno tranne per quel che riguarda il settore 'energia' che durante l'inverno ha raggiunto un picco di citazioni. La parola chiave più diffusa tra le tutte le tematiche è stata 'alluvione'. Non è certo casuale visto che 'soprattutto nei primi 6 mesi, le ha viste purtroppo protagoniste dei fatti di cronaca. Il termine raggiunge i massimi picchi nel mese di maggio, durante il quale si sono verificate le alluvioni che hanno piegato l’Emilia Romagna'. La tematica 'energia' attira 'più di tutte le altre l’attenzione dei media nel 2022, e registra un picco di citazioni a marzo 2023, raggiungendo quasi le 100.000'.
La classifica delle tematiche più trattate sui media
La tematica in testa all'interesse dell'informazione italiana, come detto, è stata quella legata alla 'crisi'. Seguono 'Energia', 'Economia', 'Biodiversità', 'Risorse', 'Istituzioni' e 'Trasporti'. Di tutte le citazioni della categoria 'crisi' il 67% si sono registrate sul Web e solo il 20% sulla carta stampata. Le parole chiave più utilizzate all'interno della tematica 'crisi' sono: 'alluvione', 'cambiamento climatico', 'inquinamento', 'siccità', 'inondazioni', 'crisi climatica', 'discarica', 'riscaldamento globale', 'dissesto idrogeologico', 'emissioni gas serra', 'crisi ambientale', 'desertificazione', 'pesticidi', 'deforestazione' e 'marine litter'. Le parole chiave legate invece alla tematica 'energia' sono state 'gas', 'fonti rinnovabili', 'efficienza energetica', 'idrogeno', 'energia nucleare', 'rigassificatore', 'termovalorizzatore', 'inceneritore' e 'edificio zero emissioni'.
Le differenze tra televisione, radio e stampa
In televisione la tematica prevalente non è stata 'crisi' ma 'energia'. Tra i canali che hanno più parlato di 'energia' troviamo 'TgCom24', 'SkyTg24' e 'RaiNews'. Sulla stampa invece il cluster principale è quello legato a 'crisi'. 'Il Sole 24 Ore' è il giornale che durante l'anno si è più occupato della tematica. Seguono 'Il Messaggero' e 'La Repubblica'. In radio, come in televisione, la tematica principale è stata quella legata all' 'energia'. 'I disastri indotti dal riscaldamento globale - spiega il presidente di Pentapolis Group Massimiliano Pontillo - la grave pandemia ancora non debellata, i rischi per la salute legati all’inquinamento, le tensioni per i livelli occupazionali derivanti dalla crescente automazione, la presa di coscienza delle forti disuguaglianze esistenti all’interno dei Paesi industrializzati e non, le guerre commerciali (e non solo) tra le super-potenze sono tutti fattori che interrogano e preoccupano buona parte della comunità mondiale sulla tenuta complessiva dell’attuale modello di sviluppo. Oggi ci troviamo di fronte a cambiamenti radicali che necessiterebbero di una guida strategica più lungimirante e responsabile e, invece, continuiamo ad assistere all’espandersi e intrecciarsi di alcune questioni rilevanti e assai critiche: climatica per l’appunto, economica, sociale e quella dell’informazione. L’articolo 21 della nostra Costituzione sancisce “la pienezza dei diritti di ciascuno all’accesso all’informazione e all’espressione libera delle proprie opinioni e alla possibilità di diffonderle con ogni mezzo”. L’informazione ha un ruolo decisivo. È uno dei passaggi fondamentali per la costruzione di un “eco-Rinascimento”, con un ruolo determinante sia nella promozione di un dive'.