Nel 2030 metà dell'elettricità globale sarà alimentata da fonti rinnovabili. La stima è dell'Agenzia internazionale dell'energia, IEA, che lo scorso 24 ottobre ha pubblicato uno studio 'World Energy Outlook 2023' dove si evidenzia il ruolo sempre più importante delle rinnovabili da qui al 2030. Lo studio mette in luce due aspetti: uno positivo, l'altro negativo. Quello positivo è il trend che si sta ormai intraprendendo. L'uso delle fonti rinnovabili è in crescita e negli anni sta mangiando sempre più quote al fossile. L'aspetto negativo è che per impattare sul contenimento del riscaldamento globale bisogna fare di più.
Lo studio 'Word Energy Outlook 2023'
Secondo le previsioni dell'IEA entro il 2030 si ridurrà l'apporto dell'energia fossile all'energia complessiva del mondo: oggi l'80% deriva dalle fonti non rinnovabili, nel 2030 la quota potrebbe scendere al 73%. “La transizione verso l’energia pulita sta avvenendo in tutto il mondo ed è inarrestabile. Non è una questione di ‘se’, è solo una questione di tempo: prima la facciamo meglio è per tutti noi - ha spiegato il direttore esecutivo dell’IEA Fatih Birol -. I governi, le aziende e gli investitori devono sostenere le transizioni verso l’energia pulita anziché ostacolarle. I vantaggi offerti sono immensi, tra cui nuove opportunità industriali e posti di lavoro, maggiore sicurezza energetica, aria più pulita, accesso universale all’energia e un clima più sicuro per tutti. Tenendo conto delle tensioni e della volatilità in corso nei mercati energetici tradizionali di oggi, le affermazioni secondo cui petrolio e gas rappresentano scelte sicure per il futuro energetico e climatico del mondo sembrano più deboli che mai”. Siamo vicini, quindi, al punto di svolta quando, per la prima volta, la domanda di combustibili finalmente inizierà a scendere. D'altronde, solo nel 2020, gli investimenti in energia rinnovabile sono aumentati del 40%. Tra i settori che stanno spingendo di più la trasformazione del ciclo c'è quello delle auto elettriche. Qualche numero: nel 2020 solo un'auto su venticinque era elettrica, oggi una su cinque. E nel 2030, dice lo studio, le auto elettriche sparse per il pianeta saranno dieci volte di più. Sempre nel 2030 secondo le previsioni il fotovoltaico sarà in grado di produrre più energia di quella che si sta producendo ora in tutti gli Stati Uniti. Una vera e propria rivoluzione è all'orizzonte. Poi c'è il dato dell'energia elettrica. Oggi circa il 30% dell'energia elettrica complessiva viene da fonti rinnovabili. Nel 2030 la quota salirà al 50%. E il processo, ormai inarrestabile, interesserà anche le nostre case. Le pompe di calore, infatti, secondo le previsioni entro il 2030 saranno più vendute delle caldaie dipendenti dalle fonti fossili.
Basterà tutto questo ad arginare i cambiamenti climatici in corso?
Malgrado questi numeri, si legge nello studio, sarà comunque difficile rispettare gli obiettivi dell'accordo di Parigi per il contenimento del riscaldamento globale entro 1,5 gradi. Oggi la temperatura media è già salita di 1,2 gradi. Il 90% della popolazione mondiale, secondo i dati dell'AIE, respira quotidianamente aria insalubre. Anche con l'incredibile aumento dell'energia rinnovabile, conclude lo studio, la temperatura potrebbe crescere di 2,4 gradi in questo secolo. Per questo l'Agenzia internazionale dell'energia ha stilato un elenco di cinque possibili azioni da intraprendere per migliorare il nostro orizzonte futuro: triplicare le capacità delle fonti rinnovabili nel mondo, raddoppiare il tasso di miglioramento dell'efficienza energetica, ridurre del 75% le emissioni di metano derivate da attività legate alle combustioni fossili, triplicare gli investimenti nell'energia rinnovabile nei paesi in via di sviluppo e progettare piani per portare in declino l'uso dei combustibili fossi. 'La velocità con cui diminuiranno le emissioni - è la conclusione del direttore esecutivo dell’IEA Fatih Birol - dipenderà in gran parte dalla nostra capacità di finanziare soluzioni sostenibili per soddisfare la crescente domanda di energia da parte delle economie mondiali in rapida crescita. Tutto ciò sottolinea l’importanza vitale di raddoppiare la collaborazione e la cooperazione, non di ritirarsi da esse”. Puntare ancora di più sul rinnovabile, quindi, è l'unica ancora di salvezza a cui aggrapparsi per provare ad uscire dalla crisi climatica.