Realizzazione Impianti Solari

Fotovoltaico, installandolo sul 30% dei tetti si coprirebbe il fabbisogno residenziale



pubblicato il 23/11/2023




Nel settore del fotovoltaico c’è ancora tanto da lavorare per ridurre il gap tra il potenziale sfruttabile e il potenziale sfruttato. Eppure i numeri parlano chiaro. Installare i pannelli fotovoltaici sul 30% dei tetti delle residenze ad uso abitativo basterebbe per soddisfare la domanda del fabbisogno elettrico residenziale. Questo il calcolo stimato da Enea nello studio pubblicato sulla rivista open access Energies che descrive il reale potenziale del fotovoltaico in Italia al 2030 e al 2050 impiegando solo le superfici di copertura di edifici esistenti, senza la necessità di ulteriore uso del suolo. 'Nel nostro Paese gli edifici ad uso residenziale sono oltre 12 milioni con una superficie complessiva dei tetti di circa 1.490 km2, di cui solo 450 km2, pari appunto al 30% circa, potrebbero avere caratteristiche adeguate all'installazione di pannelli fotovoltaici', spiega Nicolandrea Calabrese responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano e coautore dello studio insieme al collega Domenico Palladino, ricercatore dello stesso laboratorio.

Secondo lo studio, ipotizzando di occupare l’intera superficie ottimale, circa 450 km2, si potrebbero generare oltre 79 mila GWh di energia elettrica per una potenza complessiva installata di 72 GW. Anche con una superficie inferiore (indicativamente circa 310 km2), l'energia prodotta sarebbe comunque in grado di soddisfare il fabbisogno energetico elettrico del settore residenziale pari a un consumo medio annuo di circa 65,5 mila GWh.

Fotovoltaico, c’è ancora tanto lavoro da fare
Per ora però i numeri più probabili sono lontani dagli obiettivi nazionali e lontanissimi dal potenziale indicato da Enea. Secondo lo studio, infatti, negli scenari più ottimisti si parla di una potenza fotovoltaica installata pari soltanto a 6 GW, “ovvero l’11,5% dell’obiettivo nazionale fissato in 52 GW di nuova capacità fotovoltaica al 2030 (due volte e mezzo la potenza registrata nel 2020)”. Al 2050 invece nello scenario reale migliore fin qui ricostruibile la produzione di energia elettrica da fotovoltaico “potrebbe coprire potenzialmente poco meno del 40% del fabbisogno nazionale, ma con significative differenze a livello regionale: Veneto, Emilia- Romagna e Lombardia dovrebbero avvicinarsi agli obiettivi nazionali anche seguendo scenari più cautelativi, mentre altre regioni necessiterebbero di scenari più spinti”. Quindi serve fare di più, molto di più, per sostenere l’installazione del fotovoltaico negli edifici residenziali. “Per sostenere e promuovere il fotovoltaico sui tetti – spiega Domenico Palladino - serve rimodulare gli incentivi o adottare nuove azioni su base regionale. Per questo abbiamo definito un nuovo indice che misura il potenziale fotovoltaico di ciascuna regione e che potrebbe essere di supporto ai decisori politici e agli enti locali per adottare strategie energetiche sempre più efficaci e specifiche per ogni singolo territorio”. “Negli ultimi anni – è la conclusione dei due autori dello studio - sono stati realizzati molteplici interventi di efficientamento energetico del nostro patrimonio edilizio, ma molto rimane da fare: gli edifici residenziali sono responsabili ancora del 12% delle emissioni e del 30% del fabbisogno energetico complessivo del nostro Paese soprattutto a causa della climatizzazione e delle scarse prestazioni termiche dell’involucro edilizio”.



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