Realizzazione Impianti Solari

Efficienza energetica, le case italiane migliorano ma troppo lentamente



pubblicato il 15/10/2023




Le case italiane, anche se lentamente, migliorano nella loro efficienza energetica. Lo spiega il IV Rapporto annuale sulla certificazione energetica degli edifici realizzato da Enea e dal Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente. In Italia nel 2022, si legge nel report, sono diminuiti gli immobili nelle classi energetiche F e G, mentre sono aumentati quelle nelle classi A4-B. Il trend, quindi, è positivo. Ma è davvero, forse troppo, lento. Per realizzare il rapporto è stato utilizzato un campione di circa 1,3 milioni di attestati di prestazione energetica (Ape) registrati nel Siape (Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica) ed emessi nel 2022 in 17 regioni e 2 province autonome.

Presto nell'ambito della strategia europea per il raggiungimento della decarbonizzazione entro il 2050, sarà approvata la revisione della Direttiva europea sulla Prestazione Energetica degli Edifici: la cosiddetta Epbd, acronimo di Energy Performance of Buildings Directive. La direttiva metterà nel mirino soprattutto i proprietari di immobili in classe F e G. Per questo avere una casa nelle migliori classi per l'efficienza energetica sarà determinante nei prossimi anni.


I numeri del rapporto

Dal report si conclude che gli attestati di prestazione energetica sono diminuiti mentre sono aumentate le riqualificazioni energetiche e le ristrutturazioni profonde che costituiscono rispettivamente il 5,7% e il 4,1% degli Ape emessi nel 2022. La Lombardia, con il 20,5%, è la Regione che ha registrato la più grande quota di Ape emessi, pari al 20,5%. Seguono il Lazio (9,6%), Veneto (8,4%) ed Emilia-Romagna (8,3%). Circa il 55% degli edifici valutati presenta prestazioni energetiche carenti. A confortare però è, magra consolazione, il confronto con il 2021: la percentuale di edifici nelle classi energetiche F e G è diminuita, con un incremento nelle classi A4-B (+3,7%). L'87,5% degli edifici certificati è a uso residenziale, il 12,5% non residenziale. Solo il 14% degli immobili censiti fa parte delle classi energetiche più alte (A4-B). Un dato che, come ovvio, preoccupa ma che deve, spiega il rapporto, a fare meglio in vista della direttiva Case Green.


Ma cosa prevede la direttiva Case Green?

A marzo il Parlamento europeo ha approvato la direttiva Case Green. Direttiva che ha l’obiettivo di aumentare l'efficienza energetica e il tasso di riqualificazione degli edifici in Europa per ridurre le emissioni del settore edilizio nel 2030. L'obiettivo è il raggiungimento in Europa della neutralità climatica entro il 2050. Come prevede il Green Deal europeo. Il testo, approvato in Europa, in questi mesi è in fase di negoziazione con i Governi degli Stati membri. La direttiva approvata al Parlamento europeo prevede una serie di scadenze: entro il 2026 i nuovi edifici di proprietà pubblica dovranno essere a emissioni zero; la scadenza per tutti gli altri edifici è al 2028; entro il 2028 tutti gli edifici in cui sia possibile, da un punto di vista economico e tecnologico, dovranno dotarsi di tecnologie solari. Il termine slitta al 2032 per gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti; entro il 2030 gli edifici residenziali dovranno raggiungere la classe E, termine anticipato al 2027 per quelli pubblici; entro il 2033 gli edifici residenziali dovranno raggiungere la classe D, termine anticipato al 2030 per gli edifici pubblici; dal 2035 dovranno essere vietati i sistemi di riscaldamento a combustibili fossili. Il divieto subentra ancora prima per gli edifici che vengano costruiti ex novo o ristrutturati profondamente dopo il recepimento della Direttiva da parte del singolo Stato. Nella direttiva sono esclusi dalla scadenza i monumenti, gli edifici dal significativo valore storico o architettonico, le chiese e i luoghi di culto. I singoli Stati potranno esonerare dai nuovi obblighi anche gli immobili di edilizia sociale, qualora gli interventi di riqualificazione portassero a un aumento dell’affitto non compensato dai risparmi in bolletta. Sono infine previste deroghe anche per alcune categorie di edifici residenziale al netto della fattibilità economica e tecnica della ristrutturazione.


Come migliorare l’efficienza energetica della propria casa?

Il IV Rapporto annuale sulla certificazione energetica degli edifici insomma dimostra che le cose stanno migliorando ma forse troppo lentamente. Soprattutto in vista della neutralità climatica che l'Europa vuole raggiungere nei prossimi anni. E la tua casa? In che fascia rientra? Vuoi migliorare l'efficienza energetica del tuo immobile? Vuoi aiutare l'ambiente e allo stesso tempo risparmiare sulle bollette?

Link al Report: https://www.efficienzaenergetica.enea.it/component/jdownloads/?task=download.send&id=585&Itemid=101



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